Piacentini mette a punto una panoramica della nuova architettura compiuta alla fine degli anni Venti, individuando una linea mediana tra il razionalismo radicale e la tradizione. In essa traspare una profonda conoscenza, praticamente unica in Italia, di ciò che sta avvenendo nel nostro continente, con uno sguardo particolarmente attento alla Germania degli anni di Weimer.