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Su Muareb, un remoto pianeta anticamente colonizzato dall'uomo, langue una civiltà che piange sulle ceneri e le macerie di un devastante conflitto. Tra le rovine v'è Karan, vecchio e malato, che narra in prima persona della sua gioventù, della sua amicizia con colui che fu condottiero, martire e spietato boia in quella guerra apocalittica. Costui è Lakon. Emerso misteriosamente da un passato mitico e distorto, piomba dal cielo, alieno ed estraneo, sulle terre della Falange, il brutale popolo che lo accoglie e che lo forgia prima come schiavo, poi servo e tecnico di guerra, ossia "Mastro di Forgia", ed infine guerriero, cavaliere di zodion, gli arcani veicoli viventi delle milizie coloniali. Ed è subito guerra, giacché l'ascesa di Lakon è il segno premonitore di quel grande conflitto i cui eventi lui è destinato a cavalcare, verso l'inevitabile distruzione che su tutto incombe.

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Versione 1.1

  • Modificato il nome in Arma Infero 1
  • Aggiornata la copertina e l'immagine interna sulle linee guida standard della saga Arma Infero.
  • Riorganizzata la struttura del libro spostando in fondo le pagine del copyright e della biografia.
  • Aggiunta la pagina "La Saga Completa" in fondo che indica tutti i libri della saga Arma Infero.
  • Corretti alcuni refusi minori nel testo.
  • Aggiornata la ragione sociale dell'editore nella pagina del Copyright.

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Fantascienza » Fantasy , Fantasy Horror e Gothic » Fantascienza

Editore Inspired Digital Publishing

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 11/05/2015

Lingua Italiano

EAN-13 9788894002157

12 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Arma Infero 1 alessandrocreazzo

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voto 4 su 5 un libro imperdibile per quelli a cui piace il genere; un misto di fantasy, distopia, e avventura per un racconto che tiene gli occhi incollati a video per scoprire la fine. Spero di potere leggere anche un seguito, visto che ormai sono un pò legato ai personaggi. Assolutamente da non perdere.
Arma Infero 1 attilah

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voto 5 su 5 Il romanzo coniuga una immensa varietà di temi, problematiche filosofiche e dilemmi scientifici, ad una prosa quasi lirica, una trama impreziosita da intrecci vari e sempre interessanti tutti insieme in unopera che, non ho paura ad auspicare, ben presto risulterà imperdibile per ogni appassionato di fantascienza degno di questo nome.
Arma Infero 1 troy71

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voto 4 su 5 Il romanzo costituisce una lettura scorrevole e appassionante, grazie alla straordinaria abilità dell'autore di illustrare in maniera chiara i concetti scientifici che fanno da base e sfondo all'intera vicenda, per quanto nei termini retorici del narratore. Verosimili e convicenti sono anche i personaggi (spesso il tallone d'achille di opere Hard SF come questa) così come la descrizione dell'evoluzione degli stati d'animo, delle relazioni, dell'atmosfera convulsa all'interno dei palazzi della Falange, nazione in guerra, la più fiera e autodistruttiva che abbia di recente scovato in un libro.
Arma Infero 1 barrett_arasaka

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voto 5 su 5 Le opere letterarie come questa possono essere intese e fraintese in vari modi; primo tra tutti, è proprio l'autore a non esser competente a stabilire dove termina la sua interpretazione insindacabile e dove iniziano la comprensione e l'eventuale malinteso del lettore. Ci sono lettori per cui un'opera è risultata essere più limpida che per lo stesso autore. E quindi lungi da noi esecrare tali malintesi: in certi casi anche questi possono essere fecondi. Nessun autore può per questo prescrivere ai lettori come abbiano da intendere il racconto in questione; eppure in questo caso, ossia nel caso di Arma Infero, sono certo piacerebbe a chi l'ha scritto il sapere che alcuni, se non molti tra coloro che l'hanno letto, hanno capito come la storia di Lakon e di Karan rappresenti, sì, la storia sofferta di una crisi esponenziale, quasi una malattia dell'anima, ma non verso la morte, non un tramonto, bensì al contrario: una guarigione. Dalla vita e da se stessi. Chiamare fantascienza tutto questo è decisamente riduttivo.
Arma Infero 1 pasqualepas

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voto 4 su 5 Nessuna idea particolarmente originale ma trama e stile di scrittura di ottimo livello. Peccato per le troppe pause ed eccessi didascalici (attenzione all'infodump!) L'intreccio è ben costruito, con una corretta ponderazione di mix di scene di pura avventura e momenti di pausa e riflessione. Il lettore entra da subito in empatia con Karan, il protagonista, per il quale è impossibile non provare affetto e pena per le sue siocche velleità guerresche, il suo sogno d'amore e le sue disavventure. Ciò nonostante, nel complesso, Arma Infero costituisce sicuramente una lettura interessante e appassionante, capace di coniugare con successo diversi generi di Fantascienza.
Arma Infero 1 pasqualepas

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voto 4 su 5 Il mastro di forgia è un modo eccezionale per iniziare quello che sembra sarà una magnifica saga (e non sorprende, c'è spazio per chissà quanti sequel). Le domande della religione, la fede, sulla spinosa questione della libertà di culto, anche a fronte di recrudescenze nostalgiche e facinorose, vengono presentate in modo equo e con un'oggettività che è rinfrescante in un settore e una cultura in cui è popolare di ritrarre questi temi con stereotipi negativi e beffarde inclinazioni. Onestamente, sfido chiunque a nominare un romanzo di Arthur C. Clarke, dove la fede e la religione non sono rapidamente respinte in quanto irrilevanti per una cultura del futuro. Stilisticamente, l'autore, per quanto acerbo sia la sua prosa, scrive con chiarezza dettagliata anche quando la storia stagna a volte durante le particolari descrizioni verbose di molti dialoghi ed episodi. Comunque il ritmo non è mai rallentato. Necessariamente, con qualsiasi opera di narrativa, ci sono vuoti minuscole di continuità e logicità, che tradiscono una vena compilativa di chissà quante felici intuizioni che l'autore ha saggiamente conservato nel tempo e qui abilmente implementato. Per concludere, questo inizio di saga è uno spettacolare tour de force, che si preannuncia mozzafiato, perchè portata con personaggi che si legano subito al cuore. Arma Infero vale le molte ore di lettura e il modestissimo prezzo, questo è certo.
Arma Infero 1 puncher77

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voto 4 su 5 Il mastro di forgia è un modo eccezionale per iniziare quello che sembra sarà una magnifica saga (e non sorprende, c'è spazio per chissà quanti sequel). Le domande della religione, la fede, sulla spinosa questione della libertà di culto, anche a fronte di recrudescenze nostalgiche e facinorose, vengono presentate in modo equo e con un'oggettività che è rinfrescante in un settore e una cultura in cui è popolare di ritrarre questi temi con stereotipi negativi e beffarde inclinazioni. Onestamente, sfido chiunque a nominare un romanzo di Arthur C. Clarke, dove la fede e la religione non sono rapidamente respinte in quanto irrilevanti per una cultura del futuro. Stilisticamente, l'autore, per quanto acerbo sia la sua prosa, scrive con chiarezza dettagliata anche quando la storia stagna a volte durante le particolari descrizioni verbose di molti dialoghi ed episodi. Comunque il ritmo non è mai rallentato. Necessariamente, con qualsiasi opera di narrativa, ci sono vuoti minuscole di continuità e logicità, che tradiscono una vena compilativa di chissà quante felici intuizioni che l'autore ha saggiamente conservato nel tempo e qui abilmente implementato. Per concludere, questo inizio di saga è uno spettacolare tour de force, che si preannuncia mozzafiato, perchè portata con personaggi che si legano subito al cuore. Arma Infero vale le molte ore di lettura e il modestissimo prezzo, questo è certo.
Arma Infero 1 annette666

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voto 4 su 5 Muareb, arido e ostile come Arrakis: un mondo che si svela progressivamente all'esperienza narratrice del protagonista come al lettore e, si ha l'impressione, persino allo scrittore che, dalla profondità e vastità del background da lui medesimo creato, sembra alcune volte egli stesso stupito e disorientato, tradendo qua e là indecisioni e goffaggini stilistiche, perdonabili solo in quanto ascrivibili ad autore emergente; un mondo in divenire, plastico, da esplorare con prudenza e circospezione, pagina dopo pagina, come in un bel romanzo classico d'avventura.
Arma Infero 1 jediantonello

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voto 3 su 5 La ricerca di senso di Lakon e la vigliacca devozione di Karan che lo usa come sprone contro la sua infingardaggine sono solo alcuni dei molti significati sottesi alla narrazione, una missione che è la vita stessa; nel mondo vuoto che crea l'autore, i cavalieri sono pionieri alla ricerca di una profondità oltre i parametri testati di una civiltà che traballa, in piena decomposizione. L'atmosfera del libro è oscurata da l'orrore della guerra incombente, percepita come inevitabile. per quanto non si attenua completamente la speranza ingenua di poter vivere sempre alla maniera dei padri. Immersi nei dolori aggrovigliati che li guidano, i molti personaggi che sciamano attorno al duo protagonista non generano sempre simpatia. Alcuni sono macchiette teatrali, figli del conformismo del contesto narrativo o di una perdonabile superficialità nella scrittura, ma altri sono pienamente realizzati, personaggi complessi, imprevedibili; e anche grazie a loro, pur nei momenti peggiori della lettura, è la loro stessa esistenza ad incoraggiare il lettore a continuare a leggere semplicemente per imparare i loro destini.
Arma Infero 1 powerslave

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voto 5 su 5 Il decadimento di antiche civiltà spaziali e l'oblio delle proprie origini è ormai un topos della fantascienza cosiddetta "distopica", come anche lo è il clichè del romanzo "alla Dune" che vuole il pianeta in questione sviscerato fino in fondo, dalle culture al folcrolirsmo, dagli intrighi cortigiani alla geopolitica internazionale, dalla metereologia all'ecologia globale. Arma Infero con Muareb, il suo piccolo e ovviamente desertico planetoide, ricolmo di belligeranti e retrivi feudi postcoloniali, non fa eccezione a questo leitmotiv del fantastico d'annata. Un elegante vintage ristrutturato e ridisegnato dai tempi moderni. Assolutamente da provare.
Arma Infero 1 guzzah

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voto 3 su 5 Il racconto non sembra davvero avere un vero e proprio fulcro, mancando di focalizzarsi su una trama lineare, ma non solo manca, che si ha l'ìimpressione che questa sfugga persino all'autore, tanto che viene a divenire piu' realistico il ruolo per personaggio che racconta . Quello che invece sembra non sfuggire all'autore è il desiderio di tenere il lettore inchiodato al libro, a prescindere dalla frammentazione e improvvisazione tollerabili in un arco narrativo soddisfacente , e qui si esagera in pagine piene di dettagli inutili che sembrano solo scritte per trascinare le cose. Tuttavia ho letto ( e scremato ) attraverso tutta la "fuffa" fino alla fine e devo dire che ne è valsa la pena . Bel libro, meglio di molta immondizia che si legge ormai in giro, tanto che non vedo l'ora di poter ripetere questo giochetto del filtro anche nel secondo volume.
Arma Infero 1 belakor

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voto 4 su 5 Questo romanzo non di space opera si tratta, nemmeno di hard Sf, nè tantomeno di military sci-fi; a mio avviso rientra invece in quell'immortale, e alquanto datato genere fantascientifico d'avventura noto col nome di "planetary romance", come il classico Ciclo di Barsoom di Burroughs, padre di John Carter nonché creatore di Tarzan. Per questo l'opera non risulta certo originale, tuttavia l'autore ha il grosso merito di non tentare di camuffarla, di darle, cioè, alcun tono o velleità fuori dalla sua portata. Arma Infero nasce apparentemente come un racconto d'avventura e di crescita, e tale impostazione viene costantemente assecondata; uno stile semplice, diretto ma efficace, un ritmo veloce, contrassegnato dal rapido susseguirsi di liti, battaglie, duelli, inseguimenti, scontri a fuoco, fughe; insieme ad una trama lineare ed immediata catturano il lettore senza mai annoiarlo. In conclusione, se proprio non volete leggervi dentro nient'altro, Arma Infero risulta essere una buona lettura di svago, ideale per distrarre la mente senza troppo impegno. Se poi vorrete vedervi un raro esempio d'introspezione fantascientifica ben riuscita, ovvero - per dirla all'anglosassone - un piccolo capolavoro di "innerspace sf" nostrana, bene! vorrà dire che allora sarete del mio stesso parere.
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