In questo romanzo che racconta il cuore nero del Nordest e, più in generale, dell'Italia patinata ed "emergente", Carlotto "mette a frutto" le pessime conoscenze che ha fatto in carcere, nel mondo criminale e anche tra i personaggi delle istituzioni e ci dà uno sconvolgente ritratto dell'Italia nera dei nostri anni. Il giovane e bel protagonista del romanzo ha un solo scopo: lasciarsi alle spalle una storia politica in cui non ha mai creduto veramente e che gli ha procurato solo guai ed entrare nel mondo dei vincenti. Per farlo, si darà una sola regola: prevaricare a ogni costo, con ogni mezzo.
Giorgio Pellegrini, protagonista di questo romanzo feroce, è una carogna della peggior specie, ne è cosciente e non prova alcuna vergogna per questo.
La sua vita è unescalation criminale che lo porta dalla lotta armata in Italia alla guerriglia in Centro America, dalla delinquenza di basso livello a quella su più larga scala, fino a riabilitarsi di fronte alla giustizia per vestire i panni del più pericoloso dei malviventi, quello che nasconde sotto una patina di rispettabilità la sua anima nerissima.
Per raggiungere questo agognato traguardo non si pone remore morali, è un opportunista violento e sopraffattore che non si fa scrupoli a uccidere per mera convenienza, per lui il colpo alla nuca è solenne come la sentenza di un tribunale. E giustizia.
E un cattivo a tutto tondo, senza ombre buoniste, come raramente mi è capitato di incontrare nelle mie letture.
Carlotto si conferma maestro nel narrare la malvagità, adottando una scrittura fredda e cruda ma decisamente funzionale e altrettanto funzionale risulta lambientazione in quel Nordest che negli anni 80/90 assomigliava a una sorta di terra di frontiera, in cui ognuno aveva la possibilità di condurre una propria corsa alloro, spietata e senza regole.
In definitiva un noir di grande livello, che mi ha tenuto inchiodato alle pagine malgrado ne conoscessi già la trama per aver visto il film e letto il fumetto (con un interessante finale alternativo) che ne hanno tratto e un autore da approfondire!
Arrivederci amore, ciao
Anonimo - 31/08/2011 10:22
1/
5
Il libro di Carlotto si legge tutto d'un fiato, vuoi perché non è particolarmente lungo, ma soprattutto perché scorre veloce sulla vita del personaggio. Il Pellegrini, il protagonista, per uno sbaglio di gioventù si trova per tutto il libro a scappare da quel fatale errore. La storia scorre rapida attraverso le varie fasi per arrivare alla completa riabilitazione. Mi è piaciuta molto l'ambientazione del libro, un nord est come solo Carlotto lo sa raccontare attraverso i suoi vizi e le sue virtù, forse a volte anche troppo esasperati.
Luca Colella - 08/10/2013 09:16
Anonimo - 31/08/2011 10:22