Dopo "Ritorna, dottor Calidari", un'altra raccolta di short stories di Donald Barthelme. Lo stile di Barthelme è quello sperimentale e pirotecnico che i lettori già conoscono; nei suoi racconti è facile trovare una metropoli contemporanea invasa dai pellerossa, un pallone aerostatico che si espande fino a coprire il cielo di Manhattan, un Esame Nazionale per gli Scrittori con tanto di diploma finale, e Bob Kennedy in mantellina nera, maschera e spada: Barthelme riesce come nessun altro a mescolare i materiali pop della cultura americana, a ridisegnare l'universo in maniera esilarante, inquietante o commovente. Con una prefazione di Aimee Bender.
ho letto ''Oblio'' di Foster Wallace e l`ho trovato abbastanza involuto, poi mi e` capitato tra le mani questo libro che a quanto pare ha convinto lo stesso Foster Wallace a diventare scrittore.
allora ho capito la differenza che ci puo` essere fra maestro e allievo. un gran libro questo di Barthelme con un surrealismo che riesce nalla miracolosa alchimia di risultare incredibile e nello stesso tempo non fine a se` stesso.
da non perdere.
Anonimo - 03/03/2005 13:14