Quando il lavoro smette di essere una costruzione e diventa una esecuzione pedissequa di mansioni e protocolli è un orrore, credete. Perché è fatica noiosa e deprimente e i lavoratori perdono il gusto del lavoro, garantendo, al massimo, la mediocrità. Per questo nasce questo libro, per capire se è possibile riconquistare larte dentro la routine, e la passione dentro la fatica attraverso le parole del lavoro. Vengono presentate cinque categorie di lavoro che aprono allanalisi di oltre 200 parole: due categorie specificamente altruistiche (la scuola e la medicina), due professioni di estrema concretezza (leconomia e lingegneria), e una strana ma che ha migliaia di impiegati: il clero. Occorre che il buon-lavoro rinasca, che risorga la passione e lamore allopera delle proprie mani che, attraverso il contatto con la realtà, fa lopera massima: edifica noi stessi.