Nei suoi cinquant'anni di vita (1481 o 1482-1532), Luini fu testimone di quattro guerre nello Stato di Milano, della nascita di una nuova Europa e dello scisma di Luterò; lavorò per frati, monache, congregazioni, cardinali e principi, quasi tutti impegnati a riformare la chiesa; frequentò grandi artisti, tra cui Leonardo. In questa rete di relazioni, la "grazia" del suo stile non può essere attribuita ad un individuale candore, bensì a preparazione, esperienza e doti. Questo libretto intende riportare il Luini al ruolo che gli compete, quello del più grande pittore milanese nei vent'anni tra il 1512 e il 1532.