Opera finalista al Premio "1 Giallo x 1.000"
Fulvio, un giovane detective privato torinese che ha deciso di mettersi in proprio, trova finalmente una buona occasione di mettersi in luce quando viene ingaggiato dalla madre di un suo ex compagno di scuola, il cui marito, titolare di un'azienda, è stato assassinato. La signora incarica Fulvio di trovare sua figlia che, oltre ad avere un passato ambiguo, è scomparsa dopo il delitto ed è ricercata dalla polizia. L'incarico si rivela tutt'altro che facile, ma Fulvio ce la mette tutta e, frugando nel torbido, riesce a scovare una pista promettente. Nel frattempo incontra e si scontra con personaggi che frequentano gli ambienti più disparati: un centro di riabilitazione di lusso per giovani drogati, una casa cinematografica di dubbia reputazione, un gruppo di ispirazione new age, un locale notturno equivoco ed altri, descritti in prima persona dal protagonista con scanzonata ironia. A mano a mano che il mistero si infittisce, la caccia si fa sempre più pericolosa e la conclusione sempre meno scontata.
Il protagonista è Fulvio, un ex detective a cui viene affidato in privato un caso particolare: la trama è abbastanza intricata e gira intorno al locale Blu notte da cui prende il nome il libro: la lettura è scorrevole, coinvolgente, anche per la narrazione in prima persona e ci sono colpi di scena curati, compreso il finale a sorpresa, come ogni giallo che si rispetti. Fulvio viene descritto in maniera esaustiva e riesce ad esprimere pensieri verosimili, con un linguaggio curato e con discorsi diretti ben fatti. I vari personaggi sono particolari, anche se alcuni poco raccomandabili e hanno una buona struttura. E un buon giallo.
ettore.leandri - 10/08/2019 14:17