Un percorso intrecciato fra racconti e visioni ipertestuali. Un oggetto digitale che parte dal web e che nel web ritorna, in un rapporto di creatività liquida e circolare. Territori narrativi volutamente sgranati, dove l'apparente mancanza di punti di riferimento è il punto di riferimento. Apparizioni di effigi pop e underground. Frammenti e contaminazioni che attraversano la rete e che dalla rete si fanno attraversare. Luoghi che si fondono con le storie e storie che nascono dai luoghi. Un viaggio in una Interzona burroughsiana, popolata, tra gli altri, da Hunter S. Thompson, Jack Kerouac, John Holmes, Mick Jagger, David Hockney.
Il tutto sotto lo sguardo sornione di Borges.
Angelo Ricci è scrittore e blogger. Ha pubblicato il romanzo Notte di nebbia in pianura (Manni) e l'ebook L'ossessione per le parole (Errant Editions). Ha partecipato all'antologia Nero Lombardia (Perrone Lab) con il racconto Ozana.
Difficile circoscrivere questo enhanced ebook in una rigida categoria quale la critica letteraria, in cui - per esigenze di vendita nei book store - è stato un po' forzosamente inserito. Perchè Borges aveva un tumblr (Errant Editions) è molto di più: un contenitore eterogeneo dove frammenti narrativi, riflessioni sulla letteratura, suggerimenti di letture, link e immagini compongono un mosaico sfaccettato e aperto ad approfondimenti, sovrapposizioni, spunti di discussione.
Se già col suo precedente ebook L'ossessione per le parole Angelo Ricci sperimentava nuovi percorsi di scrittura e nuove modalità letterarie, in questo più avanzato "oggetto digitale" come lo ha definito il suo editore, troviamo elementi multiformi che non sono - si badi bene - arricchimenti o espansioni delle parole, ma elementi semantici a sè stanti. Così le immagini non illustrano un testo bensì "parlano" al posto delle parole (mi si perdoni la ripetizione) stesse. E i link conducono ad altri luoghi letterari, comunicativi, narrativi.
Un libro in continuo divenire e in costante espansione grazie a due propaggini: un tumblr dedicato e un board su Pinterest, che come un gioco di specchi rimbalzano e moltiplicano la forza iconografica e visiva di questa nuova frontiera della scrittura.
E mentre si legge, si annotano titoli da approfondire, si sbirciamo blog, siti, tumblr , pare del tutto naturale rimbalzare da un brano di narrativa inedita di Ricci, ad un'analisi dei romanzi che raccontano il Libano di oggi, e poi ancora verso l'osservazione distaccata e sociologica della pronowave che negli anni '60 e '70 elargiva in egual misura trasgressione e cultura. Un percorso labirintico nella migliore tradizione borgesiana, come recita il titolo surreale di questo esempio di nuova letteratura digitale.
Anonimo - 05/07/2012 08:46