Bronx

Nell'isola color smeraldo dello Yankee Stadium, Isaac Sidel segue una partita tra miliardari in cui si deciderà se gli abitanti del Bronx hanno diritto a godersi le partite di baseball o se anche lo stadio, dopo gli ospedali e le scuole, dovrà chiudere.
Isaac, dentro, è rimasto un poliziotto squattrinato, idealista e passionale ma, per i suoi concittadini, è "El Caballo", sindaco di tutta New York. Eppure il suo cuore batte più forte quando pensa al quartiere dove i bambini si fanno di crack e giocano con coltellacci da cucina, dove nei parchi circolano ancora cani randagi e dove un angelo con il pennello dipinge in murales bellissimi gli epitaffi per capibanda caduti in battaglia.
Per questo quartiere Isaac il Puro è disposto a inimicarsi i padroni della città: banchieri, politici e mafiosi, e a mettere in forse la felicità familiare dell'amatissima figlia Marilyn, coinvolgendo il suo (ultimo) marito, Joey Barbarossa, in una guerra fratricida. Joey, che era uno degli allievi prediletti di Isaac quando questi insegnava all'Accademia di polizia, deve combattere contro i suoi ex compagni di banco, che adesso si sono messi dalla parte dei cattivi.
Con l'armata sparuta dei suoi alleati più sicuri e fidati - da Joey Barbarossa a Candida Cortez, la piccola Marianna e il suo innamorato Alesa - Isaac, anche se ormai è un pezzo grosso, è pronto a tornare per le strade a fare a pugni e, se occorre, a sfoderare di nuovo la pistola ed è deciso a tentare il tutto per tutto pur di strappare il suo Bronx a un destino ancora più nero.

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