"Cabbala e occultismo nell'età elisabettiana" è l'ultimo importante lavoro di Frances Yates. In questo studio l'Autrice compie un 'arrischiato tentativo' di esplorare alcuni punti chiave della cultura religiosa, letteraria, politica tra Quattrocento e Seicento. Ne risulta, per la storia dei pensiero, un'indagine che, attraverso credenze, filosofie, pratiche magiche, liturgie segrete, sa iniziare il lettore a uno dei capitoli certo piú affascinanti, ma dai piú difficili accessi, della storia delle idee rinascimentali e secentesche. Frances Yates traccia per grandi linee, e soffermandosì sui personaggi di maggior rilievo, la storia della filosofia occulta, cominciando con Raimondo Lullo come esempio di cabbala cristiana in Spagna, procedendo poi da Pico della Mirandola a Reuchlin, Francesco Giorgi, Enrico Cornelio Agrippa e Durer. La seconda parte approfondisce le figure di John Dee, Marlowe, Chapman e infine di Shakespeare, soprattutto nel "Re Lear" e nella "Tempesta".