«Il Petrarca si pone sullo spartiacque e sul discrimine fra Medioevo e Umanesimo, raccogliendo da un lato le tensioni e i messaggi più vividi e duraturi del primo e prefigurando, quell'assiduo amore per la parola dell'antico che pervase ed animò il secondo [...]. Al pari del Dante paradisiaco, Petrarca è capace di ascendere, con il suo pensiero poetante, dalla terra al cielo, all'eterno dal tempo. E l'eternità a cui, infine, la sua parola approda, e in cui il suo cammino culmina e si risolve, coincide con un valore insieme spirituale e culturale, si identifica con Immortale eredità della cultura classica e, nel contempo, con la beatitudine celeste, con la divina visione concessa agli angeli e alle anime elette» (dal saggio introduttivo di Matteo Veronesi).