Il libro tratta la crescita di un bambino che diventa adolescente, poi giovane, quindi studente universitario, militare e via dicendo. L'autore si sofferma in particolare sulla mancanza del padre e sull'ambiente particolarmente litigioso dove la madre lo porta a vivere unitamente ai suoi parenti. La particolare sensibilità del bambino è messa in luce da una serie di domande esistenziali che si protrarranno fino all'età adulta, fin quando cioè il giovane laureato ed economicamente autosufficiente può permettersi di compiere 3 viaggi distanziati tra loro negli anni, (dei quali non è fatta la minima menzione nel testo) dentro il suo inconscio facendo prima una esperienza puramente freudiana, poi una neofreudiana e quindi una cognitivista. Le esperienze con l'altro sesso, a parte quelle adolescenziali, lo portano ad un matrimonio frettoloso che nonostante lo faccia soffrire, sa come gestire e resiste per oltre 20 anni non volendo abbandonare la propria figlia, e ciò fino a quando trova la forza ed il coraggio di porre fine a questo matrimonio psicodrammatico e di ritirarsi, dopo il divorzio, in esilio nella casa di montagna ereditata dall'estinzione completa della famiglia dove era cresciuto. Ma qui si trova a dover fare i conti con il fratello col quale si ritrova dopo 30 anni di lontananza e con idee diametralmente opposte alle sue.