L'autore libera Giosuè Carducci dalle paludate vesti di cantore ufficiale" dell'Italia unita, ed enuclea i risultati autentici della sua vena lirica. Vagliato il Carducci critico in un contesto linguistico e stilistico, Luigi Russo si sofferma sulle poesie giovanili e su quelle dell'età più matura, sempre mirando alle opinioni politiche e religiose e al vivace dibattito con la cultura e la società di quel tempo. La schermaglietta 'Strani quesiti sul Carducci' conclude l'opera di un critico dalla vena polemica carducciana.