"Case chiuse" è un viaggio nel tempo attraverso un'istituzione che sembra esistere da sempre: la "casa di tolleranza". Dai lupanari dell'Antico Egitto e di Pompei ai locali di oggi, grandi centri del piacere che, eccezionalmente, aprono le porte alle telecamere. In mezzo, i racconti, i ricordi e le testimonianze di chi, per un motivo o per l'altro, si è trovato a confrontarsi con la realtà delle "case chiuse": personaggi dello spettacolo come Lina Wertmüller, Tinto Brass e Lando Buzzanca, personaggi della cultura come Eva Cantarella e Louis Godart, della politica come Luciana Castellina e Michele Lo Foco o come Pia Covre, portavoce del "Comitato per i diritti civili delle prostitute". E, a fare da contrappunto, immagini di repertorio, vecchi cinegiornali, spezzoni di tanti film che affrontarono l'argomento. La svolta storica è il 20 febbraio 1958, quando il Parlamento italiano approva la famosa "legge Merlin" e decreta la fine dell'antica istituzione. Ma il dibattito è tutt'altro che chiuso: luoghi di piacere o di sfruttamento? Seduzione o disperazione? Rispondono idealmente le prostitute e le tenutarie dell'epoca con le commoventi parole scritte alla senatrice Merlin; voci che ci vengono restituite dalle attrici Mariangela D'Abbraccio e Piera Degli Esposti