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Chi ti credi di essere?

Alice Munro
pubblicato da Einaudi

Prezzo online:
7,99

«Chi ti credi di essere?» Troppe volte Rose si è sentita rivolgere questa domanda nel paesino di West Hanratty in cui è cresciuta. Prima fra tutti dalla sua matrigna Flo, donna pratica e un po' volgare, meschina e generosa insieme, l'incarnazione di quella realtà provinciale da cui Rose vorrebbe e sa di non poter fuggire. Per quanto studi, per quanto si ribelli, per quanto scappi. Quarant'anni e dieci racconti in sequenza, fra lealtà e disprezzo per l'universo di Flo, perché Rose arrivi a capire chi davvero crede di essere, chi davvero è.

Come dieci capitoli di un anomalo romanzo di formazione, i racconti di questa formidabile raccolta delineano con sapienza il personaggio di Rose, privilegiando il ruolo che il rapporto con la matrigna Flo ha avuto nel complesso definirsi della sua identità.
La voce da cui riceviamo le storie è quella di un narratore provvisoriamente onnisciente il quale organizza in ordine cronologico episodi della vita di Rose lasciando che emerga dalla loro successione il conflitto tra desiderio di fuga e consapevolezza della necessità di restare.
Rose è la bambina ribelle e pensosa del primo racconto, punita a cinghiate da un padre imperscrutabile e chiuso; Rose è l'avida lettrice che tiene a bada il pensiero del padre ammalato e l'insofferenza alle meschinità di casa a furia di Shakespeare e Dickens; è l'adolescente in viaggio dalla piccola West Hanratty a Toronto, vittima e complice di una sordida iniziazione sessuale ad opera di un impassibile ministro del culto.
Ma Rose è anche la giovane innamorata del modo in cui sembra amarla Patrick Blatchford, dottorando in Storia presso la stessa università che le ha aperto le porte grazie a una borsa di studio; è la donna coinvolta in una relazione extraconiugale destinata a concludersi nell'amarezza; è la madre nervosa di una bambina piú saggia di lei, ed è infine la donna matura che torna là dove tutto era cominciato e ritrova, nel tono brusco e inclemente di Flo, ormai prossima al ricovero in casa di riposo, il filo ininterrotto di un'esistenza interiore, e il ricordo dell'unico amore mai raccontato. Non è un caso dunque che l'ultimo racconto, quello che dà il titolo alla raccolta, chiuda a cerchio il percorso e coaguli il senso delle esperienze narrate nella severa domanda retorica rivolta da una maestra arcigna a una Rose di nuovo bambina: «Chi ti credi di essere?»
Se, come l'autrice afferma, «la memoria è il modo in cui non cessiamo di raccontare a noi stessi la nostra storia e di raccontare agli altri versioni in certa misura diverse della nostra storia», allora Alice Munro dispone del dono straordinario di attingere a un repertorio di materiale privato senza mai esaurirne la forza.

Susanna Basso

***

«Non saprei dire se Chi ti credi di essere? sia una raccolta di racconti o un nuovo genere di romanzo, ma qualunque cosa sia è meraviglioso».

John Gardner

La nostra recensione

La particolarità dei cosiddetti 'romanzi di racconti' è la possibilità di leggerli seguendo l'ordine di impaginazione, oppure privilegiando la casualità, quella disordinata pienezza che, spesso, corrisponde alla vita. Così è anche per la storia di Rose. La sua fuga dalla provincia misera e ossessiva è la prima tappa di una faticosa ricerca per dare un senso, e possibilmente una risposta, a quella scomoda domanda: chi ti credi di essere? In mezzo ci sono quarant'anni diluiti in dieci racconti, quadri narrativi variamente disposti su cui leggere la pena, la povertà, la disciplina, e poi le diverse prospettive di felicità, l'amore, il sesso, lo studio, la passione. Rose è una bambina sensibile, disorientata nella gretta ottusità del paese di provincia in cui cresce, e saranno solo la sua determinazione e la sua dedizione al sacrificio a scuoterle da dosso la polvere che la soffoca. La metafora più adatta alla sua vita non è il fiore che sboccia, ma piuttosto il fiume in piena che tracima in più punti, incontrollabile e imprevedibile e che, lentamente, poi si ritrae. Alice Munro si destreggia con consumata abilità tra i cambi di stile e di registro narrativo che fanno da contrappunto alle diverse età ed esperienze di Rose, tracciando una linea che potrebbe essere letta come un inno alla letteratura e all'amore. In tutta la storia della letteratura, del resto, è l'amore la forza trascinante di ogni intreccio narrativo, un destino a cui Rose si abbandona compiacente e compiaciuta. Antonio Strepparola

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi contemporanei

Editore Einaudi

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 23/10/2012

Lingua Italiano

EAN-13 9788858406786

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