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La sera del 27 gennaio 1967, a Sanremo, Luigi Tenco si chiude nella stanza 219 dell'Hotel Savoy: la sua "Ciao amore ciao" è appena stata esclusa dalla serata finale del Festival. Poco dopo mezzanotte la compagna Dalida - in gara con la stessa canzone - trova il suo corpo senza vita. Come seguendo una perversa scia di sangue, Dalida morirà vent'anni più tardi a Parigi per un'overdose di farmaci. Ciò che accadde quella notte a Sanremo, però, resta un mistero. Ufficialmente anche quello di Luigi è stato un suicidio, ma troppi elementi non tornano - a cominciare dal fatto che non è mai stato ritrovato il proiettile - e con il tempo sono entrate in scena nuove ombre: forse Tenco non era solo nella stanza... In questa straordinaria controinchiesta, Philippe Brunel ricostruisce la vicenda con la sua capacità di entrare con dolcezza nei sentimenti e di scavare a fondo nei fatti, senza paura di rivelare nuove inquietanti verità.
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