"Io ero Lewis Alcindor, diciottenne nero di New York. Ero tutto metropolitane veloci, hot jazz e diritti civili. Lui era John Wooden, cinquantacinquenne bianco di una cittadina dell'Indiana. Era tutto trattori, big band e morale cristiana. Eravamo una coppia da sit-com e la nostra storia stava per cominciare." All'età di 18 anni Lew Alcindor da New York approda a Los Angeles, a Ucla, alla corte di John Wooden, allenatore del Midwest con la fama di essere un vincente. Tra i due nasce un rapporto di stima che, nel corso degli anni, diventerà un'amicizia tra le più durature della storia dello sport. La forza di questo legame è conservata in due foto scattate nello stesso luogo a 41 anni di distanza una dall'altra. Nella prima, un allenatore bianco indica a un ragazzo nero di due metri e venti come si sta in campo. Nella seconda, lo stesso allenatore, quasi centenario, si appoggia a quel ragazzo, ormai uomo e noto con il nome di Kareem Adbul-Jabbar, per uscire dal campo. Ricco di aneddoti, di affetto e di basket, il libro ripercorre le tappe di una storia eccezionale. Le pagine ci portano nel mondo dell'Ncaa e negli anni dei Lakers, passando dalle rivolte giovanili degli anni Sessanta alla conversione di Jabbar, dal rapporto con Muhammad Ali e Bruce Lee a quello con i compagni di squadra, dalla lotta alla discriminazione, all'America dei nostri giorni