I friulani come il Guerin Meschino: sentono scorrere nelle loro vene la nobiltà, il valore di una stirpe antica, ma non conoscono le loro radici. Di esser nobili, i friulani nemmeno lo immaginano. O forse, chissà, non lo ricordano. È il momento di ricordarglielo. Le sorprese non mancheranno e saranno, per certi versi, straordinarie. Come la qualità degli avvocati di quel mondo italiano, sì, ma a modo suo. Strana gente: timida, diffidente, avara d'effusioni, diceva Tiziano Tessitori. Italiana, ma - come dire -un po' diversa. Diversità che è stata sentita a lungo come un peso, o una sorta di condizione di inferiorità. Da un po' di tempo pare non sia più così: e che il contrario di "normale", per il Friuli, non sia più una parola greve, o penalizzante, ma piuttosto qualcosa come "speciale", se non - perché no? "eccezionale".