L'epopea dei Sonnino, ricca famiglia di ebrei romani, dai tempi eroici dello sfrenato nonno Bepy, nell'immediato dopoguerra, ai giorni assai meno grandiosi dello sgangherato nipote Daniel. Le avventure, gli amori, le ossessioni e i tradimenti degli eroi vitalisti degli anni Sessanta e dei loro rampolli dorati e imbelli, dei giovani e dei vecchi, delle famiglie antiche e dei parvenu, dei fortunati e dei falliti, si succedono di festa in festa, di scandalo in scandalo. Il tutto narrato dalla voce di Daniel in un romanzo spettacolare in cui Piperno ha scolpito figure indelebili dell'ascesa e caduta di un mondo finora inesplorato. Ma l'Eden di una classe privilegiata e assurda non è per sempre, e dietro i morbidi anni Ottanta già premono i drammi del Duemila: la guerra, il terrorismo, una sconvolgente perdita di senso, il retaggio di una storia che purtroppo conosciamo, riscattato soltanto dal tono mai spento, mai sommesso, a tratti esilarante di questo romanzo notevolissimo per capacità evocativa e introspezione.
Alessandro Piperno nasce a Roma il 25 marzo 1972 ed è uno scrittore, critico letterario e accademico italiano. Da famiglia di origine ebraica inizia gli studi universitari in Toscana, a Pisa laureandosi poi a Roma in Letteratura francese presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Sempre a Roma diventa presto professore a contratto e infine ricercatore dall'ottobre 2008 sempre in Letteratura francese.
Nel 2000 ha pubblicato per FrancoAngeli un saggio critico sulla figura di Marcel Proust dal titolo Proust antiebreo.