L'interesse verso il microbiota del nostro corpo continua ad attirare sempre di più l'attenzione di ricercatori, clinici e industrie. Questa recente esplosione è legata alla diffusione delle metodiche omics, neologismo inglese utilizzato in biologia e medicina come suffisso al campo di studio cui si riferisce, creando in tal modo termini come proteomica, metabolomica, genomica che caratterizzano e quantificano il pool di dati relativi a molecole biologiche che influiscono su struttura, funzione e dinamica degli organismi.L'elenco delle omics è lungo, ma quelle che ci interessano maggiormente sono la metabolomica, la lipidomica, e la proteomica che convergono nella nutrigenomica e nella microbiomica permettendo ai ricercatori di interconnettere le componenti del cibo con il microbiota intestinale e lo stato di salute dell'individuo in una branca della conoscenza scientifica che ha preso il nome di Foodomic.La Foodomic ci permette in particolare di studiare i rapporti fra il microbiota intestinale e la dieta che sono alla base della salute dell'individuo.Il benessere dell'individuo è infatti la risultante del complesso rapporto fra dieta e cibo, microbiota intestinale, ospite umano con influenze del cibo sia sul microbiota che su l'ospite e con la determinante partecipazione del microbiota alla trasformazione di alcuni componenti delle dieta ed alla produzione di SCFA (acidi grassi a catena corta) con diretta azione sul sistema immunitario.Questi aspetti vengono ampiamente evidenziati e discussi in questo interessante manuale che ha il merito di richiamare l'attenzione su gli aspetti più peculiari della nostra nutrizione, spesso non sufficientemente conosciuti.