Quando gli adulti trasmettono ai giovani la pretesa di una ragione che si concepisce come misura di tutte le cose, tarpano, di fatto, le ali alle loro possibilità di conoscenza. Tale pretesa, infatti, separa l'atto del conoscere dai desideri originali dell'uomo, che sono infiniti, rendendolo arido, parcellizzato e scettico. Nelle conversazioni qui presentate, invece, tre scienziati, un poeta e uno scrittore documentano dal loro vissuto il significato del termine "ragione", e l'esperienza del conoscere come apertura appassionata al reale e ricerca del suo significato. Intervengono: M. Bersanelli, M. Caprara, D. Rondoni, P. Strippoli, A. Zichichi.