Marx affrontò gli esami di licenza liceale a diciassette anni, dall'agosto al settembre 1835; quasi tutte le prove che egli sostenne per questi esami ci sono pervenute, e tra esse il componimento di tedesco, che apre questa pubblicazione, intitolato Considerazioni di un giovane in occasione della scelta di una professione, lavoro nel quale è particolarmente sottolineato il concetto che l'individuo, per raggiungere la propria "perfezione" o autorealizzazione, non deve agire solo per se stesso, ma portare il proprio contributo allo sviluppo del "genere umano". Nell'ottobre 1836, Marx si trasferì da Bonn alla molto più severa Università di Berlino da dove, il 10 novembre 1837, scrisse al padre una famosa e importantissima lettera in cui descrive tutto ciò che aveva fatto dall'ottobre 1836 all'ottobre 1837, e soprattutto le "svolte", nella vita e sul piano culturale. Con questa lunghissima lettera abbiamo un documento eccezionale e affascinante in cui egli traccia uno di quei "conti con se stesso" e con la propria "anteriore coscienza filosofica" che gli vedremo fare ancora spesso negli anni successivi. Si è poi pensato di riproporre alcune lettere familiari.