La tematica del rapporto tra corpo e psiche, la questione della mediazione inconscia tra le due dimensioni, rappresentano, unitamente al dibattuto ombrello concettuale della psicosomatica, uno degli itinerari di ricerca nel tempo più battuti dal sistema accademico e clinico psicoanalitico. Il corpo nella psicoanalisi, o per la precisione, il suo statuto di appartenenza allinterno dellimpianto psicoanalitico e della pratica clinica ad esso debitrice: è questo il soggetto di studio di questo testo, a cura di Paolo Cotrufo, che mette insieme alcuni originali contributi di psicoanalisti che, di questa problematica, hanno fatto il centro nevralgico della propria attività di clinici e ricercatori; contributi che, giungendo da diversi universi geografici, ma anche culturali, illustrano con completezza il variegato panorama di voci e interpretazioni al riguardo, tutte sotto legida della teoria psicoanalitica. Sulla scorta dei riferimenti freudiani e di alcune tra le più memorabili lezioni psicoanalitiche di figure del calibro di Winnicott, Gaddini, Laplanche, le riflessioni e le ipotesi di psicoanalisti come Conrotto, Dejours, Genovese, e naturalmente lo stesso Cotrufo, si articolano in maniera coerente e dettagliata, dando vita ad unopera preziosa, un volume che ha il merito di richiamare lattenzione dellintero apparato psicoanalitico sulla crucialità che il corpo, e soprattutto le manifestazioni dellinconscio in esso, detengono nella pratica clinica, particolarmente in unepoca, quella odierna, in cui i nuovi contesti culturali e sociali propongono forme espressive così numerose di malesseri e disordini psichici, che trovano un privilegiato canale di sfogo proprio nel corpo.
micheleapicella - 07/10/2013 14:42