La storia di Irene parte dagli anni fluidi e solari in cui viveva dispersa fra amicizie, studio e politica, attratta in amore da tipi problematici. E il '68 e tutto sembra ingenuamente a portata di mano. L'incontro con Riccardo, evento da prima ininfluente, la porta a calarsi nelle concretezze della vita: matrimonio, figli, lavoro, inserimento in una società che si riassesta in forme diverse da quelle immaginate. Irene mantiene la voglia di realizzare il suo difficile destino di donna che deve inventarsi la vita senza modelli da seguire, fuori dai ruoli e dai programmi consueti, imparando dalle esperienze... come molti di noi stanno facendo. "Ma tutto questo non è così semplice, la natura umana è molto più sfuggente e complessa, le cose realizzabili non devono solo essere piacevoli e desiderabili, devono anche funzionare, non nell'immediato, a lungo." Così, dopo aver raggiunto un discreto successo personale in America Latina, per Irene vale forse la pena di rimettere ancora una volta tutto in gioco.
Un grazie pieno di emozione da parte dell'autrice. Mi sento totalmente compresa, non ho parole da aggiungere!
Da quanto tempo non mi ascolti
Anonimo - 09/02/2009 23:32
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E' la storia della crescita spirituale di una ragazza e poi donna con grandi ideali, grande passione umana e civile, e una incredibile energia e coerenza interiore. Studentessa contestatrice nel '68, poi lavoratrice emigrata, quindi moglie, madre, artista, amante, vive una vita intensa e poco incline al compromesso, finchè proprio il suo ingenuo idealismo si rivela essere il principale handicap per affrontare la crisi del suo matrimonio, il rapporto d'amore che rimane il più importante della sua vita, forse l'unico.
Si legge tutto d'un fiato. La psicologia della protagonista è delineata con un tratto molto femminile.
Anonimo - 27/09/2011 09:17
Anonimo - 09/02/2009 23:32