Un'estate è passata da quando Vittoria ha scoperto che Guglielmo, il ragazzo che ama, è un demone. Sfidando regole e convenzioni della città degli angeli, ha deciso di difendere questo legame proibito, senza però conoscerne il prezzo. Perché Eva, il demone che ha già cercato di riportare Guglielmo nell'Averno, ha solo atteso il momento giusto per reclamare la sua preda. Adesso la città è sconvolta da eventi misteriosi, lunghe crepe spaccano la terra tremante, l'acqua delle fonti sprigiona il suo veleno e si tinge di nero, l'immagine e le parole delle anime defunte echeggiano nel silenzio delle strade. Il patto tra l'inferno e la terra è stato infranto e solo Vittoria, l'angelo senza ali, può trovare la chiave per salvare se stessa e le persone che ama.
Degno sequel di Angel, anzi il suo completamento. Assistiamo a vicende molto complesse e intriganti riguardanti la discesa negli inferi. Assolutamente da leggere e visitare i luoghi citati.
Devilish
Roberta Pera - 03/01/2013 20:43
4/
5
Okay, eccomi tornata alla carica con una nuova recensione, una di quelle che si è fatta desiderare un bel po', di una lettura che risale al mese scorso e che mi è piaciuta molto.
Si tratta del sequel di Angel, dell'autrice - all'epoca del primo romanzo diciassettenne - Dorotea De Spirito. La recensione di questo primo romanzo non è reperibile qui sul blog, perché lo lessi poco tempo dopo la sua uscita, quando Bookhaolic&tea non era ancora nato, ma mi piacque abbastanza, nonostante l'avessi trovato, più che altro dal punto di vista dello sviluppo della trama, un po' "acerbo", cosa più che comprensibile considerata la giovane età della De Spirito. L'elemento che mi era piaciuto di più era stato, senza dubbio, lo stile dell'autrice: poetico e romantico e, passatemi il termine, molto "musicale".
Questa lunga premessa serviva per introdurvi la recensione di questo secondo volume. Immaginate il romanzo descritto qui sopra, un po' acerbo nella trama ma ottimo dal punto di vista stilistico. Adesso eliminate il difetto dovuto alla trama: otterrete Devilish.
Dopo questa mia ultima dichiarazione, il romanzo apparirà come un libro perfetto, senza il minimo difetto. (ho fatto la rima, ohoh!)
Quindi perché non gli ho assegnato il massimo dei voti? Perché qualche minuscola pecca c'è.. continuate a leggere questa recensione e ne saprete di più!
È passato un anno da quando Vittoria e Guglielmo, l'angelo senza ali e il demone, si sono conosciuti e sono riusciti a rispedire Eva, il demone che tentava di separarli, all'Inferno, ma i loro guai non sono finiti.
Hanno scoperto, infatti, che esiste un modo per far sì che i demoni possano viaggiare dagli Inferi fino alla Terra, e tutto questo potrebbe sfociare in una guerra apocalittica.
Ma cosa può fare Vittoria, un angelo a metà? E soprattutto, non è davvero nulla più di questo?
Una delle cose che ho più apprezzato è senza dubbio il notevole incremento delle scene d'azione: mentre all'azione, in Angel, era stato riservato un "angolino" nelle ultime trenta pagine, in questo sequel è decisamente più presente.
Come vi ho anticipato prima, io adoro lo stile narrativo di Dorotea: poesia pura, senza mai diventare pesante o scadere in metafore che non stanno né in cielo né in terra. Ottimo lavoro.
Una pecca è senza dubbio lo scarso approfondimento di alcuni personaggi, soprattutto nel caso di Guglielmo, che in Devilish non è niente di più che una comparsa.
Ho invece apprezzato la crescita psicologica di Vittoria, e la sua profonda maturazione.
Altro elemento da apprezzare è il finale, molto originale!
Concludo dicendovi che, sia che abbiate apprezzato Angel, sia che non vi abbia fatto impazzire, non vi pentirete della lettura di Devilish, che mostra un grande miglioramento narrativo rispetto al precedente.
Federica Gnomo - 09/02/2013 11:53
Roberta Pera - 03/01/2013 20:43