"Mi rendo conto, concerto dopo concerto, che sto crescendo. Forse, tra qualche decina d'anni, diventerò adulta. Quando accadrà, vi avviso."
Eclettica, sensibile, curiosa, genialmente folle o follemente geniale. Irene Grandi, fiorentina che non ha paura degli eccessi perché li piega alle sue esigenze senza lasciarsi intrappolare, è una delle poche cantanti rock anche come attitudine e non solo come suono. Fin dagli esordi, si è preoccupata infatti non di inseguire il successo ma di vivere ad alta velocità, rischiando a ogni curva ma senza mai staccare il piede dall'acceleratore. Autrice e interprete di grandi successi, dominatrice della scorsa estate con "Bruci la città", partner 'in crime' di icone come Ramazzotti, Jovanotti, Pino Daniele e Vasco Rossi - che una volta le disse: "Se fossi donna, sarei come te" -, attrice, presentatrice del Festivalbar, attiva anche in cause umanitarie, Irene ha condotto una vita da Grandi sempre a modo suo, senza paure. Qui si racconta in un diario da cattiva ragazza, dove ogni luogo è lo spunto per viaggiare dentro di sé. Un autoritratto molto rock e pure roll.