Se da un lato il diritto contemporaneo riconosce solennemente il carattere inviolabile della dignità umana, dall'altro è innegabile che sotto i nostri occhi si moltiplichino le situazioni e le esperienze in cui viene smentito il principio filosofico che la fonda, cioè l'irriducibilità degli esseri umani a cose o oggetti vendibili o acquistabili, dai quali trarre profitti economici, al tempo stesso immediati e illimitati. Secondo la proposta avanzata in questo libro - attraverso un percorso tanto storico-genealogico quanto teoretico - la filosofia del diritto ha il compito ineludibile di ripensare la dignità mettendola in relazione diretta alle sfide concrete che la minacciano, riconducibili in ultima analisi a due grandi questioni contemporanee, i beni comuni e la responsabilità per le generazioni future.