L'analisi del volume prende avvio dalla denuncia di una luttuosa e tutta contemporanea sparizione dalle vie delle nostre città, e cioè quella degli adulti. In quale caverna dall'entrata sbarrata sono rimasti bloccati gli adulti di oggi? Una vibrante richiesta si alza, infatti, a più voci: dove è finito l'adulto? Nel passato, pur senza volerlo idealizzare affatto, con il progredire dell'età del soggetto si parlava di sforzo per 'migliorare' se stessi, oggi ci si accontenta di 'cercare' se stessi, chiara indicazione di un'identità rubata, di un ruolo adulto offuscato se non del tutto perduto. L'educazione e l'autoformazione dell'adulto hanno il compito di seguirlo in questa terra dalle mille opportunità affinché neanche una di queste vada sprecata, perché non più solo di alfabetizzare ci si deve occupare ma di una formazione che consenta di affrontare l'impegno di vivere. Nessuno può ri-darci l'adultità, se non ciascuno di noi con il proprio impegno ad auto-educarsi per tutta la vita e a essere occasione di formazione per altri. L'adulto c'è, basta voler esserlo.