La grande e complessa tradizione della favola greca e latina, le cui antichissime origini si perdono nei primordi della civiltà, si estende su più secoli, con una sorprendente coerenza di temi e figure: per la prima volta in Italia questo dizionario la cataloga, da Esopo a Fedro fino alle raccolte tardoantiche e medievali, senza trascurare influssi ed echi biblici, mesopotamici, indiani. Volpi astute, scimmie sciocche, lupi spietati, piante vanitose, pastori beffati: il variegato universo della favola è popolato di personaggi umili, e i suoi protagonisti, animali, piante o esseri umani che siano, mettono in scena i motivi del conflitto e dei rapporti di forza, della rinuncia e dell'immutabilità del destino individuale, in un'esortazione continua al pragmatismo e alla scoperta della verità nascosta sotto le apparenze. A ciascuno di essi è dedicata una voce di presentazione e una ricca scelta di favole - oltre cinquecento - e di proverbi; se gli indici e gli ampi apparati sono preziosi per una consultazione puntuale, il repertorio favolistico e proverbiale offre il piacere della lettura - e della rilettura.
Se si pensa alla favola antica non si può non pensare a Fedro ed Esopo. Christian Stocchi, valente studioso di Filologia latina, ci mostra come a questo genere si siano dedicati autori del calibro di Aristotele, Diogene Laerzio, Aristofane, Gregorio di Nazianzo, che hanno inserito nei loro testi alcuni di questi brevi componimenti con il fine di dare un insegnamento morale agli uomini. E' un volume di piacevole consultazione, dove è bello fare un tuffo in questo multiforme universo popolato da dei ed eroi, uomini ed animali, personificazioni di vizi e sentimenti perchè, come il curatore sottolinea riportando una citazione del retore del II secolo d. C. Elio Teone, "la favola è una storia fittizia che rappresenta una verità", verità che noi lettori siamo chiamati a cogliere e fare nostra.
Antonio Sorrentino - 24/05/2013 16:00