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E' noto che don Orione fu in relazione con questioni e persone in frontiera o anche in frizione con la gerarchia della Chiesa. Lo fece per la sua forte passione per l'unità 'della' Chiesa e 'nella' Chiesa e perché questo compito gli fu affidato dalle più alte autorità della Chiesa, da Pio X a Pio XI, dai cardinali Merry del Val a Gasparri e a molti altri ecclesiastici dei Dicasteri romani. Questa missione di 'tessitore di rapporti', rimasta a tutt'oggi piuttosto discreta, fu possibile per la sua piena ortodossia e fedeltà papale, da una parte, e, dall'altra, per la sua carità sincera e illuminata che gli permetteva di entrare in contatto vero, fraterno e propositivo con molti personaggi in difficoltà che non solo lo accettavano, ma lo ricercavano e lo proponevano, a loro volta, ad altri. Si sviluppò una rete di relazioni personali davvero sorprendente per vastità e consistenza che solo l'Archivio don Orione ha reso possibile conoscere. Da tempo si avvertiva il bisogno di una pubblicazione storico-scientifica che ricostruisse le azioni di don Orione negli anni del modernismo.
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