"Donne al quadrato" come omaggio all'amore nella sua interezza: l'amore verso se stessa, l'amore verso un uomo, l'amore verso un figlio e la propria città: Napoli. "Donne al quadrato" come insieme di riflessioni: l'amore, il tradimento, la fiducia che vacilla, l'eros, la non arrendevolezza. "Donne al quadrato" come la tempra inesauribile delle donne, che dopo le cadute diventano più forti come figlie e come amanti, mantenendo e rafforzando la dolcezza che, mista alla sensualità, crea un connubio vincente: la Donna Donna. La Donna al quadrato.
In un panorama artistico globalizzato, dove tutto tende ad essere inflazionato e appiattito, finalmente una "penna" che sa stupire. Uno stile frizzante, a tratti pungente, mai banale. Riflessioni che toccano da vicino ... da molto vicino. Scene di vita (alcune sicuramente autobiografiche) nelle quali si può ritrovare se stessi, identificandosi col pensiero che c'è dietro quella penna. Un libro traboccante di valori ... quelli veri ... quelli pienamente condivisibili. Un libro di un'incredibile autenticità che tocca le corde più profonde dell'anima. Un libro da leggere tutto di un fiato, magari anche più volte di seguito, riscoprendo ogni volta una sfumatura o un dettaglio in più. Se la grandezza è nei dettagli questo è certamente un "piccolo-grande-libro", perché proprio in quei dettagli è la sua forza, la sua potenza. Un grazie speciale a questa ... "Penna al Quadrato" perché il mondo ne ha veramente bisogno.
Paolo (Roma)
prnw108 - 07/05/2015 13:50