Si può sopravvivere senza alcun contatto sociale e senza vedere mai il cielo? Questo romanzo ci racconta la storia tenera ed estrema di una bambina rifiutata dalla madre al momento della nascita e rinchiusa in uno sgabuzzino, che sopravvive grazie alle cure ingenue della sorellina. La voce della protagonista è quella di Elisa, una bambina fragile, che si innamora della musica ascoltandola attraverso il soffitto. Un romanzo che parla di confini, di paure, di identità e di riscatto.
Non essere riconosciuti dalla propria madre è come vedersi negata la propria esistenza. La claustrofobia di un ripostiglio, il rapporto ingenuo e profondo tra sorelle, il suono di un violino che è in sé libertà e redenzione, il tutto trattato con una sensibilità senza eguali. Può della carta stampata renderti una persona migliore? In fondo è solo un libro, eppure
zetazimo - 04/04/2019 09:25