L'ho letto d'un fiato. Come ha detto Massimo Carlotto sul manifesto dell'8 giugno 2010, era da tempo che non si leggeva un romanzo così capace di recuperare la memoria storica del nostro Paese. Bisognerebbe usarlo come testo scolastico!
E già sera, tutto è finito
Anonimo - 20/06/2010 15:21
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Gran bel libro!! Unisce in modo molto molto coinvolgente le vicende di un angolo buio della nostra storia recente con quelle di un classico romanzo. Complimenti agli autori. Lo consiglio vivamente.
E già sera, tutto è finito
Anonimo - 18/06/2010 18:28
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(recensione comparsa su "il manifesto" dell'8 giugno 2010) Avete presente il «signor Franco» di cui si è tanto parlato in questi giorni? L'uomo «senza volto» dei servizi segreti che avrebbe oliato la trattativa tra mafia e pezzi delle istituzioni nel biennio '92-'93? Ebbene, prima di entrare nei verbali delle dichiarazioni fatte da Massimo Ciancimino, il signor Franco era già stato accuratamente descritto in un romanzo. Tra i personaggi, creati dalla giovane coppia di autori, Marco Niro e Mattia Maistri, che si cela dietro lo pseudonimo Tersite Rossi, di E' già sera, tutto è finito ce n'è infatti uno che al signor Franco somiglia maledettamente. Si firma con una sigla, G.P., e alla fine del 1992 comincia a mandare brevi messaggi dal contenuto enigmatico al giornalista d'inchiesta Antonio Castellani. Grazie ad essi, Castellani scopre a poco a poco la «nuova» strategia della tensione che ha deciso le bombe del 1993, quelle di Firenze, Milano, Roma. Ancora prima che le bombe esplodano. Come sa G.P. di quella strategia? Perché gli passa quelle informazioni? Chi è G.P.? Non solo Castellani, ma anche il lettore viene progressivamente travolto dal meccanismo spietato e inquietante della strategia della tensione e dallo scambio di messaggi, a suon di bombe, tra poteri forti dentro e fuori lo Stato. Nel suo romanzo d'esordio, Tersite Rossi non ha paura di fare nomi. Non è solo il misterioso (fino a un certo punto...) G.P. che permette ai fili della narrazione di scoperchiare il pentolone dei segreti e dei marciumi di quegli anni, da Gladio a tangentopoli, da Falcone e Borsellino al G8 di Genova. A finire dentro l'intreccio ci sono anche personaggi «veri» come Dell'Utri e Berlusconi. Gli antieroi di questo romanzo ci permettono di recuperare, attraverso la narrativa, la memoria di un periodo della nostra storia che, per quanto recente, continua a rimanere sullo sfondo a causa di quel meditato ed efficace depistaggio mediatico che impedisce a questo Paese di condividere una storia e a «usarla» politicamente.
Anonimo - 21/06/2010 15:59
Anonimo - 20/06/2010 15:21
Anonimo - 18/06/2010 18:28