E' giusto obbedire alla notte Solo per i Soci Bookclub. Scopri

Descrizione

In una Roma lontanissima dalla città eppure ancora città, una piccola comunità fuori dal tempo popola le rive del Tevere. Homeless, prostitute, stranieri e zingari convivono con i rari pescatori di anguille in un mondo marginale fatto di baracche, detriti, barconi arrangiati a case o a trattorie. Qui da qualche tempo ha fatto la sua comparsa un uomo che tutti chiamano "il dottore", perché pur non essendo un medico sembra venuto a prestare le sue cure e, al tempo stesso, a curare sé stesso. Mentre il romanzo si dipana seguendo il respiro del fiume, scopriamo i contorni della precedente vita del "dottore": sua moglie Anna, sua figlia Teresa, cosa lo abbia condotto fin lì e perché. Cosa abbia perso e cosa, dopo aver attraversato la notte, gli restituirà la speranza.

Con una lingua che risuona di echi letterari (Omero e i tragici greci, ma anche Faulkner ed Hemingway), Matteo Nucci racconta una storia "testardamente pasoliniana". Una storia di dolore e rinascita che appartiene al nostro tempo. «Matteo Nucci è un narratore potente, sa affondare nel linguaggio, fino a renderlo plastico». la Repubblica

«Matteo Nucci ci sa fare». Irene Bignardi, Vanity Fair

Matteo Nucci, nato a Roma nel 1970, ha pubblicato saggi su Empedocle, Socrate e Platone e una nuova edizione del Simposio. Tra i suoi ultimi libri: Sono comuni le cose degli amici (finalista allo Strega nel 2010), il romanzo-saggio Il toro non sbaglia mai, il saggio narrativo Le lacrime degli eroi, oltre a racconti apparsi in antologie e riviste. Il suoi articoli e reportage di viaggio escono regolarmente sul Venerdì di "Repubblica".

Dettagli