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Descrizione

Dieci anni dopo aver affrontato "eventi enormi", come l´ 11 settembre in Molto forte, incredibilmente vicino, Jonathan Safran Foer punta lo sguardo sulle piccole cose della quotidianità che si consumano (e consumano) nel matrimonio di Jacob e Julia, americani di origini ebraiche. Sceneggiatore lui, architetto lei, i due tornano nell’albergo dove, giovani e pazzamente innamorati, si sono fatti una promessa: raccontarsi sempre tutto. Ma quello che allora sembrava facile, non lo è più.

A scavare una distanza incolmabile ci hanno pensato tre figli, i tradimenti, le frustrazioni professionali e sessuali, lo scollamento fra la vita come la desideravano e com’è. E mentre la coppia entra in crisi, il precipitare degli eventi in Medio Oriente mette in pericolo lo stato di Israele, facendo vacillare l’idea stessa di patria. Un’opera-mondo che è un affresco del presente (della famiglia, la società, la religione), un ritratto intimo e insieme una riflessione sulla possibilità/impossibilità di essere sempre presenti ("Eccomi") senza sacrificare noi stessi.

«A chi chiederà come eravamo nel 2016, dovremmo far leggere Eccomi di Jonathan Safran Foer». D la Repubblica

«Il romanzo assomiglia a quelle opere di narrativa che di solito vengono definite un capolavoro». l’Espresso

«Un ritorno forte, che mescola tradizione e sperimentazione, dedicato all’amore e alla sua dissoluzione». la Repubblica

«Opera-mondo che si insinua nelle fondamenta della società, e nei nostri amori». Corriere della Sera

Jonathan Safran Foer, nato a Washington nel 1977, vive a New Ÿork, dove insegna Scrittura creativa alla New Ÿork University. Ha esordito a venticinque anni con Ogni cosa è illuminata (2002), cui è seguito Molto forte, incredibilmente vicino (2005) e, nel 2010, il saggio-reportage Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?.

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