Eco non verrà

A Milano, Evaristo Grelto, attempato funzionario di banca addetto al settore degli investimenti finanziari, decide di trascorrere alcuni giorni delle imminenti vacanze estive nel Montefeltro, in provincia di Pesaro e Urbino. Tramite un'applicazione informatica, dopo alcuni infruttuosi tentativi, riesce a contattare il referente di un annuncio relativo alla locazione di una bella casa di campagna, situata nei pressi della frazione Santa Rita del comune di Montecopiolo. Quando dal capoluogo lombardo si sposta nella prefissata meta estiva per trascorrere quindici giorni di riposo, Grelto vive una singolare esperienza. Alcune vicende lo sollecitano a rendersi conto che, con la sua ampia fronte, con un accenno di riporto sulla sua testa, con le espressioni del suo viso, con i suoi baffi, con il suo generoso doppio mento, con i suoi occhiali classici e con il suo fisico panciuto, somiglia molto ad un noto personaggio, un principe della cultura, che a volte ama soggiornare in un luogo limitrofo, nei pressi di Monte Cerignone; un personaggio che solitamente si presenta barbuto, ma che qualche volta circola soltanto baffuto. La vacanza rappresenta una svolta nella vita di Grelto. La consapevolezza di tale similitudine indurrà Evaristo, nella sua città e altrove, ad interiorizzare nuovi e sorprendenti schemi esistenziali e sociali. Si tratta di un romanzo dallo stile narrativo semplice, che in molti tratti lascia spazio all'immaginazione del lettore.

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