Monsignor Bettazzi torna con un immediato e scorrevole testo per i giovani che stanno per intraprendere le proprie scelte di vita. A loro l'autore si rivolge con il tono diretto e spigliato di chi conosce la realtà giovanile, dai sentimenti alle relazioni, dalla solitudine all'intenso desiderio di libertà e condivisione, tipica di questa età.Con un breve cenno alla storia recente, Bettazzi mette in luce in modo naturale proprio di chi le ha vissute le dinamiche con cui l'Occidente ha gestito libertà e democrazia, preparando un mondo che non sa più amare, accogliere, includere. Incarnando nella storia l'umanità e la divinità di Cristo, il vescovo di Ivrea apre ai giovani una prospettiva umana e divina insieme, in cui l'uomo non è asservito ma co-partecipe e co-responsabile, insieme al suo Creatore, della gestione del mondo e dei rapporti sociali.In questa sorta di memorandum, Bettazzi sollecita i ragazzi ad agire in una realtà che li preferisce addomesticati, silenziosi, repressi, affinché realizzino la propria pienezza e libertà nell'unico modo possibile: mettendosi in relazione.