L'epistemologia, cioè la riflessione sulla conoscenza scientifica, non solo indaga il rapporto tra conoscenza empirica e conoscenza non empirica, ma si interroga anche sulla specificità del "fatto" socio-politico rispetto al "fatto" fisico-naturale. Qual è, perciò, il ruolo dell'intenzione nel vasto campo dei fenomeni e dei processi socio-politici? Fin dove può spingersi la vocazione universalizzante del sapere sociologico e politologico? Esiste un nucleo invariante della "natura umana" oppure si deve constatare un'ineludibile pluralità antropologica? Quali sono le caratteristiche e i limiti del metodo deduttivo? C'è spazio per la previsione nel sapere politico? Il volume pone e cerca risposte a questi e ad altri importanti interrogativi.