Ristampa anastatica della prima edizione 1855 con prefazione di Alessandro Bifulco Chi abbia la possibilità di visitare l'acquedotto del Formiello si accorge che, dietro ogni piccola traccia lasciata dalla punta dello scalpello e dietro le forme di ogni manufatto, vi è un impegno, ancor più grande in rapporto alle possibilità tecniche dell'epoca. Ciò che permette di apprezzare la lungimiranza delle opere romane è proprio il tipo di intervento eseguito in epoca borbonica. Infatti le opere attuate sul Formiello ebbero in realtà un carattere manutentivo di tipo ordinario limitandosi a una ripulita da stalattiti calcaree formatesi nei secoli, inoltre furono aggiunti all'impianto augusteo solo brevi tratti di canalizzazione per l'immissione nell'acquedotto di altre sorgenti.