Penso di avere raccolto il meglio della produzione letteraria dei due grandi favolisti. Ma che dire della parte tecnica? I versi scorrono fluidi, orecchiabili, godibili. La rima adottata è quella definita ricca o piena. Inutile dire che vi raccomando la lettura, così come mi sentirei di raccomandarla agli animalisti, dato che il libro parla degli animali, a cui sono attribuiti vizi, difetti e pregi di un'umanità senza luogo e senza tempo, in cui ognuno, nel bene come nel male, vi si può riconoscere. Il libro in fondo non è altro che una perla di saggezza popolare espressa in versi. Il vademecum della nostra quotidianità.