Essere competitivi. Le esperienze di due protagonisti

Nell'ultimo quarto di secolo le aziende operanti nei più diversi settori hanno dovuto fronteggiare ristrutturazioni di enormi dimensioni. Questi processi hanno investito buona parte del mondo imprenditoriale obbligando ad approdare a una strategia del cambiamento e dell'innovazione, nonché a una pratica sempre più diffusa di re-engeenering, capace di aderire ai mutamenti imposti da scenari in continua evoluzione. Di fronte a tali problematiche, nessuna riflessione accademica può sostituire il valore dell'analisi sul concreto operare. Soprattutto se, come accade per Franco Tatò e Riccardo Ruggeri, protagonisti delle vicende ricostruite in questo libro, le esperienze si dispiegano al vertice di grandi gruppi industriali.
Franco Tatò si sofferma dettagliatamente non solo sul risanamento della Kienzle e della Triumph-Adler, aziende tedesche a lui affidate negli scorsi anni e operanti nel settore dei computer e delle macchine per ufficio, ma anche su aspetti di ordine più generale. Confrontando il sistema di relazioni industriali del nostro Paese con quello tedesco Tatò - attualmente alla guida della Mondadori - avanza una serie di proposte che a qualcuno potrebbero sembrare provocatorie, poiché colpiscono tabù ancora intoccabili per buona parte del mondo del lavoro italiano (il posto fisso, l'uso generalizzato della cassa integrazione, lo Statuto dei diritti dei lavoratori).
Riccardo Ruggeri, al vertice della holding della New Holland, gruppo leader nel settore delle macchine agricole, ripercorre i mille durissimi giorni con cui l'azienda, nata dalla fusione tra Fiat e Ford con un fatturato di 3,5 miliardi di dollari, fa fronte a un drastico mutamento del mercato. E trova - attraverso una radicale ristrutturazione che la porta, a parità di fatturato, a ridurre i dipendenti da 31.000 a 19.000 e a sostituire buona parte dei dirigenti - una nuova strategia che consente al gruppo di occupare, nel proprio settore, una quota del ventuno per cento sul mercato.

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