«Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere: completamente vivi.»
Fai bei sogni è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere.
Fai bei sogni è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra.
Fai bei sogni è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia.
Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.
Era da tanto tempo che non mi commuovevo con un libro...
Che Gramellini scrivesse bene, non è una cosa che avrei mai messo in dubbio e che fosse sagace, brillante e capace di suscitare emozioni lo davo per scontato già prima di leggere il libro. Ed in effetti il libro merita davvero di essere letto. Poco credo si debba commentare perché narra di vicende personalissime, che Gramellini ha nascosto a sé ed agli altri; il travaglio che viene raccontato parla del percorso che il giornalista ha dovuto tracciare per diventare l'uomo che è. Una storia agrodolce, a volte severa verso l'autore, ma più spesso autoironica, con un finale travolgente ed irresistibile. 4 stelle, ma consiglio a tutti di leggerlo, ci sono pagine memorabili.
Andrea Landini - 25/03/2015 01:09