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In pochi giorni tutta la storia di un uomo. Dario, un giovane scontento di sé e del mondo che prova a metterci una pezza. Vagheggia un colpo, il colpo, la svolta definitiva. Nel frattempo le esistenze si intrecciano e accelerano.
Ricompare Simona, l'amore di una vita, potrebbe cambiare tutto. Ma Dario deve andare fino in fondo.
E' un noir senza sconti e senza vincitori; sullo sfondo la Sardegna, Nuoro. Uno sguardo disincantato, quasi feroce sull'Isola con le sue bellezze e i suoi panorami, con le persone piccole e le atmosfere asfittiche.
Una storia fredda, tagliente e lucida che lascia senza fiato.

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi contemporanei

Editore Blonk

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 11/04/2012

Lingua Italiano

EAN-13 9788897604082

2 recensioni dei lettori  media voto 3  su  5
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Fine della corsa numenul

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voto 1 su 5 Libro duro, crudele anche nei momenti in cui descrive un amore che dura da una vita. Il protagonista è spietato con se stesso e con la Sardegna in cui vive e da cui vuole fuggire. Proprio quando si apre una porta, sembra spirare un po' d'aria, tutto torna nel nero. Una scrittura feroce e insensibile come una ferita sanguinosa.
Fine della corsa

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voto 4 su 5 In pochi giorni la storia di un uomo. Dario, ragazzo comune, verrebbe da pensare: il classico ragazzo che non sente sua la propria terra natale, non si sente al proprio posto lì e, presumibilmente, non si sentirebbe a proprio agio nemmeno in alcun altro luogo. Disgustato dalla mediocrità dalla quale è attorniato e nella quale si sente soffocare, arrabbiato con la vita, mai stata troppo gentile con lui, e terrorizzato anche solo dal pensiero di venirne schiacciato: “Non ho chiesto tutto questo. Non ho chiesto di essere lasciato solo”. Troppo occupato a sentirsi abbandonato, ad essere incazzato con la vita, per riuscire a rendersi conto che forse così solo non è, che non è proprio semplice come immaginava e sperava fare tabula rasa e sradicarsi da quella che in fondo in fondo è casa propria e partire per sempre. Latitante. Come un criminale. Ne “il giorno prima dell'ultimo giorno della propria [ndr. corsivo mio] vita”, gli occhi di Dario vagano per la Nuoro che disprezza, che osserva con distacco, quasi fosse un film, quasi fosse un narratore onnisciente al di sopra di tutto e di tutti. In quelle ultime 24 ore prima del grande colpo, è alla ricerca di molte risposte alle molte domande che gli affollano la mente: prima tra tutte “Come sono arrivato da una vita media all'idea di gettarmi in una rapina? Non trovo il punto di svolta. Ma ci deve essere stato da qualche parte”; si ritrova a confrontarsi con tutte le persone che lo amano e che, suo malgrado, si scopre ad amare. Cosa fare? Seguire imperterrito strade intraprese fino a quel momento o tornare indietro sui propri passi? Fine della corsa, brillante, tagliente, come taglienti sono i dialoghi cinici, che tanto mi piacciono; ti prende, ti coinvolge e a tratti ti commuove. Non ci sono vinti, non ci sono vincitori, non ci sono giudizi morali di sorta, solo delle scelte e un passato che ha portato a compierle: la vita in fondo è questione di prospettive, di come ci si vede, di come ci si giudica, e proprio in base a questo si imboccano bivi diversi.

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