Nell'autunno del 1943 e in misura maggiore nella seconda metà del 1945 ebbe luogo il fenomeno delle foibe (i crepacci carsici nei quali, tra il 1943 e il 1945, i partigiani d'Istria e la popolazione, in seguito anche gli appartenenti all'Esercito jugoslavo, avrebbero gettato migliaia di italiani, dai quindici ai trentamila e più). La questione "foibe" divenne ben presto oggetto di contesa ideologica e politica: gli "slavi" vennero descritti come barbari che stavano perpetuando un vero e proprio genocidio a danno degli italiani "soltanto perché italiani". Per spiegare in maniera storiograficamente corretta quello che è effettivamente avvenuto nella regione Giulia, Pirjevec - tenendo conto delle complesse circostanze politiche e militari nelle quali si consumò la tragedia - ha scritto questa monografia, basata su vaste e originali ricerche documentarie svolte negli archivi italiani, croati, sloveni e statunitensi. In appendice il volume presenta un'ampia rassegna dei documenti più rilevanti e alcuni saggi scritti da due storici iugoslavi (Nevenka Troha e Gorazd Bajc).