"Mi chiamo Alfredo. Quel giorno indossai il paio di stivali neri di Anna, i suoi fusò verdi e un maglioncino a collo alto, molto faschion, un po' di fondo tinta e allungai l'occhio con una pennellata di mascara. Ero uno schianto."
NOTIZIARIO LIBRI) (ANSA) - PORDENONE, 15 APR - ''Il 5% della popolazione italiana e' gay o bisex, ma meno della meta' e' visibile, ovvero ha il coraggio di dichiararsi per quello che e'. Alfredo ed io abbiamo invece fatto la scelta di essere sinceri. Anzi fosforescenti'': lo ha detto Vladimir Luxuria, esponente del mondo gay, a proposito del libro ''Follia portami via'' (Edizioni Biblioteca dell' Immagine, 12 euro) di Alfredo Follia e Alessio Pasquini, uscito in questi giorni a Pordenone.
Nel volume, che e' un vero e proprio manifesto sul ''coraggio di non vergognarsi'', Follia, organizzatore da undici anni a Pordenone della manifestazione ''Il Grido'' contro ogni discriminazione e intolleranza, narra la sua vita, divisa tra la vendita di auto, il palcoscenico e la solidarieta' a favore degli ammalati di Aids, in modo leggero, denunciando in maniera spiritosa coloro, e sono tanti, ''che si sposano alla luce del sole, per poter continuare di notte a frequentarmi dietro l' ombra della luna''. Tra il serio e il faceto, Follia racconta i suoi intrighi con i ''rispettabili'' pordenonesi. ''Non tutti, naturalmente - precisa - per questioni di spazio''.
Con la penna intinta nell' ironia, Alfredo parla del suo tenerissimo rapporto con la famiglia, la sua partenza dalla Pordenone ''che trema'' alla Londra ''che fa tremare'', dove come Cappuccetto rosso ha incontrato un lupo (The Wolf), cattivo con tutti (un serial killer), tranne che con lui. Eppoi, le sue esperienze sulla mitica ''Love boat'', che ha fatto sognare generazioni, e, in maniera esilarante, persino la sua breve esperienza da commilitone, durante la quale e' riuscito a vivere con sorprendente filosofia il nonnismo. ''Mi hanno obbligato a firmare il congedo dopo appena un mese - ha detto - minacciando di mandarmi a Gaeta, a rovinarmi le unghie, perche' il mio stato mentale creava scompiglio nella truppa''.
Dopo il debutto nel mondo della letteratura, Alfredo sta gia' pensando a un' altra grande impresa. ''Mi daro' alla politica - ha annunciato - lo avevo gia' fatto candidandomi la scorsa tornata nella lista di Rifondazione, ma ora voglio fare di piu'.
Mi voglio candidare a sindaco. Sul serio! La lista si chiamera' 'Lista Follia, diamo il cuore per la nostra citta'' e sara' composta da sole donne''. (ANSA).
Anonimo - 26/04/2005 17:54