«Ci eravamo rivisti dopo oltre dieci anni. Girava una foto di classe che alla fine della serata mi ritrovai in mano. Scorrevo i visi. Di quei venti ragazzi, erano rimasti sotto lOfanto soltanto in quattro. Decisi che avrei dovuto ricercarli tutti».«Qualcuno ha detto che la cosa che più gli manca nella nuova vita da fuorisede è un albero darancia del giardino Non che manchino i giardini nelle grandi città italiane, ma a chi mi faceva notare come in piena Roma ci siano aranceti carichi di gemme rosse, portai una busta di arance raccolte a due passi da via Veneto. Non contenevano né polpa, né sugo. Puzzavano di città come le notti umide destate lungo il Tevere o il Naviglio Grande quando laria stagna. In quelle arance vuote ci sono le ragioni più intime di questo libro».