"Innamoramento e amore", "L'amicizia", "L'erotismo" sono i libri che più hanno contribuito a rendere celebre Alberoni. Ma quei titoli indicano solo alcune parti di un più vasto progetto sistematico, che era finora racchiuso in un denso volume intitolato "Movimento e istituzione" (1977). Alberoni ha rimediato i temi scandagliati nel suo lungo prcorso di ricerca e li ha portati a compimento in "Genesi": ne è scaturito un libro senza precedenti. Al centro troviamo un concetto chiave, lo "stato nascente", la cui struttura permette di comprendere il reale funzionamento e i significati dei grandi movimenti storici che hanno forgiato la nostra civiltà, i nodi individuali e collettivi del nostro passato. La storia torna così a farsi credibile maestra di vita, riesce a illuminare il presente, a mostrare le vie percorribili nel futuro. La civiltà occidentale, le sue multiformi forze creative vengono costantemente confrontate con altri modelli culturali, ideologici, politici, filosofici, anche molto lontani dal nostro modo di pensare. Tuttavia, benché questo libro abbracci archi di tempo spesso molto vasti ed evidenzi grandi strutture sovrastoriche, Alberoni non dimentica mai l'individuo, la piccola società costituita dalla coppia, i protagonisti in carne e ossa delle vaste trasformazioni sociali: le 'ragioni del cuore' devono integrarsi con quelle dell'intelletto, poiché le passioni sono forze storiche senza le quali la razionalità sarebbe impotente. Ma solo un'analisi razionale poteva produrre un quadro così chiaro e convincente dei fenomeni sociali più complessi e misteriosi: quelli, fondamentali, legati a uno "stato nascente", quelli che presiedono alla 'genesi' continua della civiltà.