Anno 2231. Più di un secolo dalla fondazione della FOG, Fight Of Gea, da parte di Abraham Cohen (ormai soltanto "Abraham I"), e circa sessanta da quella di Ur, sua capitale sotterranea, nei pressi di Caen in Normandia. L'attentato nucleare del Tears' day, com'era stato battezzato nel 2092, ha lasciato in Europa un alto livello di particelle radioattive in sospensione. I volti deturpati degli operai del soprasuolo ne sono una marca e testimonianza. Perfetti, invece, nonché altissimi, robusti e longevi sono i "Figli del formex", esperimento Genius parzialmente riuscito nel 2111 tranne che per l'IQ estremamente infantile. I róbota sono di fatto i nuovi schiavi della JEA, stupidi, inconsapevoli e felici: il lavoratore ideale. In questo contesto si muove il protagonista del secondo giallo, il colonnello Isaac, fogger del Reparto Tecnico di Ur. Attanagliato dal parossistico odore di morte che gli aleggia intorno, divorato da un senso d'oblio, attraversa una crisi di messa in discussione del sistema. A lui il neoeletto Moses affida il prelievo di un certo Jack, un ragazzo che pare sia riuscito a trovare l'accesso a litenet, la nuova rete informatica della JEA. Dapprima il suo arduo reperimento e la scia di sangue che lascia al passaggio, poi il timore di un probabile tradimento accrescono via via l'ansia della narrazione. Dubbi e segreti fino alla scoperta finale inquietante. Quali speranze di sopravvivenza per la FOG e l'umanità sapiens?