L'«antisemitismo» ha una lunga storia che torna periodicamente di attualità. La caratteristica peculiare degli Ebrei, che deve essere messa in correlazione con la loro religione, ovvero la loro separatezza rispetto ad altri popoli e gruppi sociali, ha propiziato già nell'Antichità un atteggiamento di diffidenza nei loro confronti. Tuttavia, malgrado singoli momenti di criticità, e occasionali riferimenti ironici nella letteratura, non si arrivò a forme di avversione radicali, per le quali si deve attendere l'evoluzione del sentimento antiebraico nel cristianesimo medievale e quello di età contemporanea. Per questo il termine adottato nel libro, «giudeofobia», per sintetizzare le diverse prospettive dei contributi in esso raccolti, sembra adeguato.