Professore di diritto penale, avvocato, parlamentare, ministro della giustizia, giudice e presidente della Corte costituzionale, Giuliano Vassalli è stato un protagonista della vita pubblica e politica italiana da prima della guerra fino alla sua scomparsa nell'ottobre 2009. Egli ha coniugato pensiero scientifico e azione istituzionale e politica nel segno degli ideali di giustizia ed eguaglianza, nella difesa e per l'affermazione dei diritti fondamentali dell'uomo. Gli scritti qui riprodotti sono raggruppati in quattro sezioni tematiche. Nella prima si tratta dei nessi tra Costituzione e politica criminale; nella seconda si ripercorrono gli eterni interrogativi sul fondamento della pena alla luce del solidarismo espresso dal principio costituzionale di rieducazione del condannato; nella terza sono raggruppati gli scritti sul processo penale e sugli itinerari della sua faticosa riforma; nella quarta sono contenute le riflessioni, nate dall'esperienza della guerra e dei crimini contro l'umanità, che Vassalli per tutta la sua lunga vita dedicò alle prospettive di una giustizia penale internazionale. Il volume si chiude con un colloquio che l'autore ha avuto con Vassalli nei mesi immediatamente precedenti la sua scomparsa.